03 agosto 2008

Madurai

Il battito di piatti e mani accompagna la ragazzina
Che vola spaurita sulla folla
A piedi nudi su quel filo teso
Tra il medioevo e il dopodomani dell’Occidente
Nel caos dei motorisciò che compostamente anarchici
Punteggiano la Town High Road pomeridiana

Le vacche dormono negli anfratti del futuro
I pali della luce strozzati da mille cavi
Pronti ad esplodere in un singulto sovraccarico

Qui, dove nessuno ha idea di chi sia il suo vicino
Qui, dove qualcosa è già successo
- pareva impossibile -
Dove qualcosa ancora succederà
Forse un pedone travolto, forse un riverbero
Di un altro mondo
Che manda cablogrammi gracchianti
Dal fonografo ai piedi del tempio

Ma quale scempio è la modernità
Lo chiedo all’elefante sacro
Ai pellegrini nudi, sudati e scuri
Al venditore di ciambelle fosforescenti

Ma la bambina trapezista, ancora,
mi fissa seria e non risponde